Marley era morto. Su questo non c’è alcun dubbio.
Il vecchio Scrooge ama solo una cosa, nella sua vita: il suo denaro.
La gente che ha intorno o lo teme o lo evita. Il suo commesso lo sopporta ma ha bisogno del misero stipendio che gli passa. Suo nipote invece è l’unico che non si scoraggia e continua ad invitarlo a casa, ricevendo in cambio rispostacce raggelanti. E a sentir lui, il vecchio Scrooge sta bene così, senza amici, senza affetti.
Vive in una catapecchia ed è lì che la notte di Natale, gli appaiono tre fantasmi. Il primo è il fantasma dei Natali passati, che gli mostra quegli affetti che aveva da bambino, e che si sono persi, e gli ricorda il dolore che ha provato allora, forse si sta difendendo? Il secondo spettro è il fantasma del Natale presente, pieno di gente che anche nella povertà e nel dolore sa aprire il cuore agli altri e trovare in loro un giorno di speranza e di gioia. Il terzo, il Fantasma dei natali futuri, gli mostra cosa accadrà alla sua morte.
Ma per fortuna, all’alba di quella notte di incubi, i fantasmi sono spariti e niente di quel che ha visto nel futuro è ancora successo.
C’è ancora tempo per tutto, per fare il bene che non ha fatto, per sorridere al mondo, per aprirsi finalmente.
Ed è esattamente quel che succederà.